Speed date del Candidato

Mancano meno di tre mesi alle elezioni amministrative. Immaginate di essere in cabina elettorale. Davanti a voi tanti simboli. Ora pensate al momento in cui darete la vostra preferenza. Bene: quanto sapete del vostro candidato? Gli avete mai parlato? Avete mai potuto fare delle domande, a tu per tu, a lui e a suoi sostenitori? Conosce il vostro nome? Vi sembra una domanda inusuale?
Eppure è quanto accadrà a Chieri, il 16 marzo, grazie a #SiChieri, il gruppo di cittadini che ha scelto le dinamiche dello “speed date” per presentare il proprio candidato sindaco ideale con una serie di colloqui decisamente informali tra elettori, candidato e sostenitori.
L’appuntamento è alle 17, al Caffè Letterario, di via Vittorio Emanuele II, 1 a Chieri. Dieci sostenitori e un candidato, incontreranno a rotazione altrettanti possibili elettori del territorio chierese. Seguirà aperitivo offerto da #SiChieri
In un mondo che, con l’avvento della rivoluzione tecnologica, rischia di diventare sempre più digitale e impersonale, in cui candidati e elettori si aspettano di essere raggiunti ovunque, in qualsiasi momento e attraverso qualsiasi dispositivo, è necessaria un’esperienza più personale che renda tangibile la politica al di là degli slogan e faccia sentire l’elettore maggiormente coinvolto e consapevole del proprio voto.
Per questa ragione, il gruppo #SiChieri, ha pensato di rompere gli schemi con un gioco: manifesti provocatori in giro per la città e colloqui informali di tre minuti fra candidati e curiosi, all’ora dell’aperitivo, per presentarsi e conoscersi. Ognuno dei sostenitori indosserà una maglietta con una frase che lo rappresenta.
Una volta terminata la serata, ogni partecipante indicherà sulla scheda, fornitagli a inizio gioco, le caratteristiche che gli sono rimaste più impresse: lo staff raccoglierà le schede e verificherà il reciproco gradimento tra i partecipanti.
Il modello è quello degli “speed date”, gli appuntamenti al buio per single dove, proprio come quando si cerca l’anima gemella, empatia, intuizione e istinto sono fattori fondamentali per creare una connessione reale con l’interlocutore e costruire la fiducia di voto. Dopo tre minuti di conversazione, il candidato dovrà alzarsi e passare all’elettore successivo, sperando di avere sfruttato al meglio la sua occasione.
«L’obiettivo è rompere gli schemi delle classiche presentazioni di un candidato, dove chi presenzia sta seduto e ascolta senza che ci sia un reale scambio – spiegano gli organizzatori – la nostra idea di politica è soprattutto comunicazione, interazione e partecipazione. Crediamo che la persona debba ispirare a pelle, come a un appuntamento al buio. Basta un sguardo per capire se c’è empatia con qualcuno, è risaputo e bisogna essere in grado di mettersi in gioco, perché amministrare è sopratutto una questione di responsabilità».